Apparecchi elettromedicali

apparecchi elettromedicali

Gli apparecchi elettromedicali sono dispositivi medici pensati per soddisfare ogni esigenza giornaliera che riguardi la nostra salute. Dal supporto a cure e terapie a domicilio fino al rilevamento di parametri vitali, questi accessori sono indispensabili per il costante monitoraggio dello stato di salute e per la prevenzione.

Misuratori di pressione sanguigna, termometri digitali, apparecchi per l’aerosol, pulsossimetri, bilance. Sono solo alcuni degli apparecchi di uso comune diventati indispensabili per controllare diverse patologie.

In commercio c’è una vasta scelta di prodotti elettromedicali delle migliori marche, moderni e semplici da usare per qualsiasi tipo di utente. Prenditi cura della tua salute. Chiedi consiglio ai farmacisti di Atida per avere conoscere il funzionamento degli elettromedicali a uso domestico e capire quale sia più adatto alle tue esigenze.

Apparecchi elettromedicali: vendita online

La vendita di apparecchi elettromedicali può avvenire tramite diversi canali online. I più quotati e affidabili sono le ortopedie sanitarie e le parafarmacie. Indubbiamente acquistare prodotti di questo tipo in parafarmacie online che godono di buona reputazione offre una maggiore garanzia.

In particolare potrai essere sicuro che lo strumento elettromedicale che acquisti sia testato, affidabile e validato secondo tutte le più recenti normative in materia di dispositivi medici.

Tra i dispositivi elettromedicali che puoi trovare in una farmacia online ci sono ad esempio:

  • Apparecchi per l’aerosol;
  • Bilance digitali pesapersone;
  • Prodotti per fisioterapia
  • Sfigmomanometri;
  • Saturimetri;
  • Dispositivi per terapia termica;
  • Termometri digitali.

E tanti altri elettromedicali che non possono assolutamente mancare in nessuna casa, perché ti aiutano a monitorare il tuo stato di salute e quello dei tuoi cari, e se necessario a intervenire tempestivamente. Vediamo meglio cosa sono gli apparecchi elettromedicali e chi li può usare: leggi i prossimi paragrafi.

Chi può usare gli apparecchi elettromedicali

Va fatta innanzitutto una distinzione tra elettromedicali ospedalieri e domestici. Nel primo caso si tratta di dispositivi il cui utilizzo è demandato a personale sanitario con adeguata formazione e informazione, nonché esperienza nell’uso delle tecnologie elettromedicali.

Gli elettromedicali a uso domestico sono quelli che possono essere impiegati da chiunque in autonomia e senza alcuna particolare precauzione di sicurezza e formazione specifica. 

Tra i sistemi elettromedicali di home healthcare ci sono, ad esempio:

  • Termometri elettrici;
  • Pulsossimetri;
  • Aerosol.

Potendo essere utilizzati in autonomia, questi dispositivi si rivelano particolarmente utili per controllare alcuni parametri corporei che sono misurabili attraverso le variazioni di energia elettrica. In questo modo si possono tenere sotto controllo disturbi e patologie croniche che richiedono estrema e costante attenzione, ma anche monitorare il proprio stato di salute per prevenire stati di criticità.

Cosa sono gli apparecchi elettromedicali

Sono dispositivi medici dotati di una porzione che entra in contatto con un paziente fisicamente o elettricamente trasferendo energia verso o da. Hanno una duplice funzione, ovvero:

  1. per diagnosi, trattamento o monitoraggio di un paziente;
  2. per compensare, lenire una malattia, lesioni o menomazioni.

In entrambi i casi si tratta di apparecchiature che hanno una connessione ad una particolare alimentazione (rete elettrica o batteria).  Ed è proprio tramite variazioni di energia elettrica che riescono a controllare e misurare alcuni parametri corporei, indispensabili per offrire dati certi alla valutazione diagnostica.

Si tratta di strumenti molto importanti che vanno dalle complesse apparecchiature ospedaliere a semplici dispositivi a uso domestico. 

Ogni giorno utilizziamo elettromedicali senza neppure rendercene conto. Si tratta, infatti, di apparecchiature che trovano largo impiego in casa per curare e tenere sotto controllo patologie comuni come influenza, diabete, pressione alta, aritmia.

Compreso gli apparecchi elettromedicali cosa sono, cerchiamo di fare qualche esempio chiarificatore.

Apparecchi elettromedicali: alcuni esempi

Come hai avuto modo di vedere, un apparecchio elettromedicale rappresenta un supporto valido e indispensabile tanto nella pratica clinica quanto in quella domestica. 

Rimanendo in questo ambito ecco alcuni esempi di apparecchi elettromedicali di largo impiego:

  • Termometri 

i dispositivi più diffusi nelle nostre case sono soprattutto digitali, che ormai hanno sostituito i tradizionali al mercurio nel rilevare la temperatura corporea. Possono essere a distanza frontale oppure auricolare, oppure i classici digitali sotto ascellari con punta flessibile ;

  • Pulsossimetri 

noti anche come saturimetri, sono apparecchi a batteria che permettono di rilevare il grado di saturazione dell’ossigeno nel sangue semplicemente inserendo un dito all’interno della clip con sensore di cui sono dotati;

  • Sfigmomanometri 

i classici rilevatori elettronici di pressione arteriosa da polso o da braccio che misurano i valori di pressione arteriosa (massima e minima) e le pulsazioni (frequenza cardiaca);

  • Aerosol

dispositivo adatto ad adulti e bambini e utilizzato per l’inalazione di farmaci o sostanze nebulizzate efficaci nella cura di patologie delle vie respiratorie;

  • Defibrillatore Semi-Automatico Esterno 

un apparecchio salvavita facile da usare anche per chi non è un operatore medico. Questi dispositivi, infatti, sono progettati per un uso pubblico e facilitano la rianimazione immediata o la stabilizzazione del ritmo cardiaco quando un soggetto è colpito da infarto o arresto cardiaco. Non richiedono particolare preparazione e sono davvero semplici da maneggiare.

Ed ancora: misuratori di glicemia e colesterolo, accessori per terapie inalatorie, deflussori, fonendoscopio e bilance pesapersone.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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3 domande più frequenti
  • Quali sono gli apparecchi elettromedicali?

    Sono dispositivi ad uso medico professionale o domestico che forniscono un valido aiuto nel monitoraggio di un paziente e nella diagnosi. Rientrano in questa categoria anche, ad esempio: aerosol, termometri, sfigmomanometri, pulsossimetri o saturimetri.

  • Cosa si intende per apparecchio elettromedicale?

    La norma CEI 62.5 definisce come elettromedicale ogni “apparecchio elettrico dotato di una parte applicata che trasferisce energia verso il o dal paziente, o rileva tale trasferimento di energia verso il o dal paziente”. Si tratta perciò di dispositivi destinati a monitorare, a trattare o a valutare diagnosticamente un paziente, in supporto alla competenza terapeutica di un medico specialista o alla autovalutazione domestica del proprio stato di salute.

  • Come vengono classificati i dispositivi medici?

    In base alla loro complessità e al potenziale rischio per il paziente che li utilizza, tutti i dispositivi in commercio vengono raggruppati in 4 classi: I, IIa, IIb, III. Questa classificazione tiene conto dell’invasività dell’apparecchio, l’eventuale dipendenza da una fonte di energia (dispositivo attivo), nonché dal tempo di contatto con il corpo del paziente.

    In linea di massima:

    • Classe I – dispositivi a basso rischio: non invasivi e ad uso temporaneo, come per esempio: cerotti, occhiali correttivi, materassi, guanti;
    • Classe IIa – dispositivi a rischio medio basso: invasivi e destinati a un uso a breve termine come, ad esempio: lenti a contatto, aghi di sutura, ausili per l’udito;
    • Classe IIb – dispositivi a rischio medio alto: tutti quelli invasivi a lungo termine oppure invasivi impiantabili, tipo: raggi x, sacche di raccolta per il sangue;
    • Classe III – dispositivi a rischio alto: invasivi e coinvolti in funzioni vitali dell’organismo. Ne sono esempio: stent coronarici, protesi articolari, sostituti ossei e tissutali.
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