Latte in polvere per neonati

latte in polvere per neonati

Il latte materno costituisce l’alimento preferibile per ogni neonato; ma quando quest’ultimo viene a mancare oppure deve essere integrato, o quando non è più possibile proseguire con l’allattamento al seno, i neo genitori possono essere sereni e ricorrere a una formulazione in polvere presente sul mercato.

Generalmente è il pediatra di fiducia a consigliare qual è tipo di latte in polvere per neonati più adatto alle esigenze del piccino. In alcuni casi, infatti, si potrebbe rendere necessaria la somministrazione di tipologie speciali di latte per minimizzare fastidi quali il reflusso gastroesofageo, oppure per far fronte a determinate intolleranze.

Latte in polvere per i neonati: come si prepara

Il latte in polvere per neonati non presenta particolari difficoltà in fase di preparazione e conservazione. Può essere facilmente porzionato per il trasporto fuori casa, ma richiede l’impiego di un’acqua specifica per latte in polvere, che presenti cioè caratteristiche organolettiche che siano compatibili con le necessità del neonato.

Per preparare correttamente il latte in polvere è dunque fondamentale seguire alcuni passaggi.

Anzitutto, prima di maneggiare gli alimenti per i neonati è necessario lavarsi le mani con acqua e sapone. L’acqua per il latte in polvere deve bollire. Una volta raggiunto il bollore, possiamo spegnere il fuoco e attendere che l’acqua arrivi alla temperatura di circa 70°C. A questo punto è possibile sciogliere la polvere di latte. È importante non sciogliere il latte a temperature inferiori, così da preservarne la sicurezza igienico-sanitaria.

Le tettarelle e i biberon, così come anche eventuali contenitori per il trasporto, devono essere puliti e privi di residui. Prima di somministrare il latte, infine, bisogna sempre controllare la temperatura.

Differenze principali tra latte in polvere e latte liquido

Il latte liquido e il latte in polvere possono essere uguali dal punto di vista nutrizionale: allora quale dei due scegliere?

Il latte liquido è sterile fin quando non si apre la confezione, e per questo motivo deve essere consumato in breve tempo. Il vantaggio principale è che è già pronto per essere riscaldato e offerto al neonato, e quindi si prepara più velocemente. Tuttavia, deve essere conservato e consumato nei tempi indicati sulla confezione, per evitare di offrire al bambino un prodotto non sicuro.

Il latte in polvere potrebbe contenere una flora microbica residua, nonostante il processo di produzione miri a ottenere un prodotto sicuro al 100%. In tal senso, bisogna attenersi scrupolosamente alle indicazioni per la sua ricostruzione badando in particolar modo alla temperatura dell’acqua.

Qual è il miglior latte in polvere da acquistare in farmacia

Non esiste il miglior latte in polvere in assoluto: esiste la formulazione adatta per il fabbisogno del tuo bambino. Si possono scegliere linee come quella della Novalac, che seguono il processo di crescita del bambino con il latte in polvere da 0 a 6 mesi, poi dai 6 ai 12 mesi e il latte crescita dai 12 mesi in poi.

Tuttavia, quando il bambino mostra disagio nell’assunzione del latte artificiale, potrebbe essere il caso di cambiare formula per sceglierne una più leggera; oppure, in base al tipo di problematica, il pediatra potrebbe indicare una formulazione di latte in polvere anti-reflusso o di latte in polvere ipoallergenico in caso di intolleranze al lattosio.

Conservazione del latte in polvere: quanto dura?

Il latte in polvere deve essere conservato a temperatura ambiente e consumato nei successivi 10-15 giorni. Sulla confezione sono riportate le indicazioni di conservazione che devono essere seguite scrupolosamente.

Una volta ricostituito, il latte può essere conservato per non più di 2 ore. Se lo si porta fuori casa già pronto, può essere riposto in una borsa frigo con una piastra del ghiaccio al suo interno. Il latte deve essere consumato poi nelle 4 ore successive.

Se lo si conserva in frigorifero, bisogna consumarlo entro le 24 ore successive. In tutti i casi presentati si dovrà procedere solo riscaldando il latte prima della somministrazione. Si sconsiglia di farlo tramite forno a microonde, perché si otterrebbe un riscaldamento disomogeneo della formula che potrebbe causare scottature nella bocca del bambino. Se ti stai chiedendo come riscaldare il latte, allora i metodi migliori sono a bagnomaria oppure con uno scaldabiberon.

Si consiglia sempre di attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione per offrire al proprio bambino un’alimentazione sicura.

Domande più frequenti sul latte in polvere

Qual è il latte artificiale più simile al latte materno?

Le formulazioni di latte artificiale sono studiate e approvate dagli organi competenti per essere idonee all’alimentazione del neonato. Le formulazioni, pertanto, vengono studiate per offrire ai lattanti la giusta quantità di nutrienti necessari per sostenere la crescita.

Che acqua si usa per il latte in polvere?

L’acqua per il latte in polvere deve essere scelta ponendo attenzione a determinate caratteristiche. Bisogna scegliere, pertanto, un’acqua minerale minimamente mineralizzata povera di sodio con un bassissimo residuo fisso.

Come capire se il neonato non digerisce il latte artificiale?

Quando il neonato viene allattato con formula artificiale possono verificarsi episodi di rigurgito, ruttini e singhiozzo in maniera più frequente. Tuttavia, questi fenomeni potrebbero essere del tutto fisiologici. Bisognerebbe osservare le fasi del processo digestivo attraverso l’osservazione delle feci. Ogni bambino è diverso, è sempre bene ricordarlo, perché ci sono neonati che possono avere un’evacuazione più frequente e altri meno. Altri sintomi che possono essere piccoli campanelli d’allarme sono le coliche, il reflusso, l’irritabilità, il vomito frequente e la perdita di peso. In tutti questi casi va consultato il proprio pediatra per stabilire un cambio di alimentazione.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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