Alimenti
- Data di pubblicazione: 16/09/2022
- Tempo di lettura stimato: 6 minuti
Intolleranze, allergie e altre patologie gastrointestinali spesso richiedono l’utilizzo di alimenti speciali. Si tratta dunque di prodotti destinati a un’alimentazione quotidiana particolare e specificatamente studiati per adattarsi a un preciso obiettivo nutrizionale.
Aproteici, proteici, senza glutine, biologici, dietetici, senza zucchero. Come puoi vedere, tra i nostri consigli puoi trovare ogni tipo di alimento di cui hai bisogno.
Un’alimentazione equilibrata e sana è alla base del benessere del nostro organismo. Seguire un regime alimentare speciale, però, spesso può rivelarsi difficile, ma non impossibile.
Dolci, pasta, pane, farina, creme, preparati di bevande per intolleranti al glutine o per chi segue una dieta ipocalorica. Ma non solo. Avrai l’imbarazzo della scelta e senza dover rinunciare al buon cibo e al gusto. Gli esperti farmacisti di Atida sono a tua disposizione per fornirti tutti i consigli più utili sui cibi da acquistare e sul loro utilizzo.
Indice dei contenuti
Differenza tra alimenti proteici e aproteici
Quelli proteici sono alimenti con un normale contenuto di proteine. Gli alimenti aproteici, invece, sono caratterizzati da un basso apporto di proteine e sali minerali. Sono cibi particolarmente utili per chi ha la necessità di seguire una dieta ipoproteica.
Un’alimentazione di questo tipo, infatti, è indicata in caso di:
- insufficienza renale;
- aminoacidopatia metabolica;
- morbo di Parkinson.
Sono tutte patologie che tendono ad affaticare la funzionalità del rene. Prodotti alimentari con meno proteine rallentano la progressione del danno renale, alleviando i sintomi.
Pane, pasta, biscotti, latte. Ma anche farina, merendine e altri prodotti da forno. Nella sezione dedicata ai cibi a basso contenuto di proteine la scelta è molto vasta. In questo modo sarà possibile seguire ogni giorno un’alimentazione varia e sana.
La dieta aproteica prevede una riduzione nell’apporto quotidiano di proteine. Si passa da 0,9-11 g per Kg di peso corporeo a circa 0,5-0,8 g/Kg. Seguire questo tipo di alimentazione non è da prendere alla leggera. Ecco perché in casi di problemi ai reni al fegato dovrai sempre rivolgerti al tuo medico di fiducia.
Quali sono gli alimenti a fini medici speciali
Gli AFMS sono cibi destinati a soggetti che a causa di una patologia o uno specifico disturbo medico – temporaneo o permanente – presentano esigenze nutrizionali che il consumo di cibi normali non può soddisfare.
Il Ministero della Salute li definisce come “prodotti volti al trattamento dietetico di soggetti affetti da turbe, malattie o condizioni mediche che determinano una vulnerabilità nutrizionale, cioè l’impossibilità o la forte difficoltà ad alimentarsi utilizzando i comuni alimenti, integratori alimentari compresi, per soddisfare il loro fabbisogno nutritivo”.
Diversi dagli integratori alimentari, vengono di solito raggruppati in 3 categorie di prodotti:
- Completi dal punto di vista nutrizionale con una formulazione standard di nutrienti;
- Completi dal punto di vista nutrizionale con una formulazione adattata ad una specifica patologia o condizione medica;
- Incompleti dal punto di vista nutrizionale con una formulazione standard o adattata e che non rappresentano l’unica fonte alimentare quotidiana.
Possono essere utilizzati soltanto sotto controllo medico e devono includere nell’etichetta, la composizione, le modalità e le informazioni sull’uso a cui sono destinati.
Alimenti senza glutine: chi deve assumerli
Un’alimentazione priva di glutine è necessaria per chi è celiaco o presenta una condizione di allergia oppure intolleranza al glutine.
La celiachia è una patologia che colpisce 1 persona su 100 nella sola Europa. È la forma più grave di sensibilità al glutine che innesca una pesante risposta immunitaria dopo il consumo, danneggiando i tessuti che rivestono l’intestino.
Questo col tempo può portare a difficoltà di assorbimento dei nutrienti e, dunque, a carenze. Allergia e intolleranza se pure meno gravi, causano ugualmente disturbi digestivi invalidanti. In tutti questi casi l’uso di prodotti gluten free è obbligato per poter migliorare la qualità della vita e lo stato fisico.
Tuttavia, anche chi non rientra in queste categorie di soggetti e vuole semplicemente variare la propria dieta quotidiana può beneficiare dei vantaggi di prodotti senza glutine.
Il glutine è una proteina di riserve presente in grano, segale, orzo e molti altri tipi di cereali alla base della Dieta Mediterranea. Un consumo eccessivo di chi non soffre di celiachia può comunque determinare problemi intestinali, digestivi, infiammazioni gastrointestinali, reflusso e gonfiore.
Diminuire l’introito quotidiano rigenera la mucosa dell’intestino, migliora metabolismo e assimilazione del cibo e la salute dell’organismo nel complesso.
Cosa si intende per “alimenti dietetici”
I cibi considerati dietetici che trovi in farmacia sono quelli ideali per chi vuole perdere peso facilmente. Si tratta di prodotti senza zucchero, a basso contenuto calorico ma ricchi in proteine e fibre.
Detti anche “alimenti di regime” o “per una nutrizione particolare” sul piano normativo vengono definiti come: “prodotti ai quali sono state conferite proprietà dietetiche e destinati a un’alimentazione specifica per persone che si trovano in particolari condizioni fisiologiche o patologiche” (DL n°111/1992 nel rispetto della direttiva CEE 89/398).
Nella categoria i prodotti con ridotto o scarso valore energetico e destinati al controllo del peso rappresentano sicuramente la fetta più importante e richiesta.
Ma rientrano tra essi gli alimenti a fini medici speciali, quelli senza glutine, ma anche formule per lattanti, cibi iposodici, per soggetti diabetici o per gli sportivi.
Secondo le norme vigenti, infatti, il termine “dietetico” – il cui uso è facoltativo – è da riferire alla capacità del prodotto di rispondere a particolari esigenze nutrizionali, senza avere per forza attinenza al valore energetico dell’alimento stesso.
Come vengono prodotti gli alimenti biologici
Prodotti alimentari con la dicitura “BIO” – sia vegetali che animali – sono cibi provenienti da agricoltura, acquacoltura e allevamento biologici, realizzati secondo i principi della produzione organica.
Nel caso dell’agricoltura biologica significa che non è previsto l’uso di sostanze o prodotti chimici di sintesi (concimi, diserbanti, pesticidi, insetticidi) e neppure di organismi geneticamente modificati (OGM).
Nel caso di prodotti di origine animale, carni, latte e derivati devono provenire da animali nutriti con mangimi vegetali. Ad eccezione di acqua, sale e pochissimi additivi ammessi, sono completamente esclusi antibiotici, ormoni e mangimi geneticamente modificati.
Anche l’iter della lavorazione deve seguire precisi standard biologici. In particolare viene richiesta una linea di produzione indipendente, al fine di evitare alcun tipo di contaminazione. Ti ricordiamo che un alimento per essere definito biologico andrà certificato come tale per almeno il 95% degli ingredienti che contiene.
Disclaimer
Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.
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Dove si trova il ferro negli alimenti?
Il ferro è presente in cibi di origine animale e vegetale. Le fonti alimentari più ricche di questo minerale in assoluto sono: fegato, milza, carne bovina e di cavallo, tuorlo d’uovo, legumi secchi e freschi, cereali integrali, frutta secca, verdure a foglia (spinaci, indivia, radicchio verde).
Nei vegetali però la biodisponibilità del ferro – ovvero la capacità dell’organismo di assorbirlo – è bassa (circa 3%) a differenza delle fonti di origine animale (circa il 20%).
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Quali alimenti contengono proteine?
Le proteine sono contenute sia in fonti di origine animale che di origine vegetale. Le prime dispongono di quantitativi proteici maggiori. Si tratta delle cosiddette proteine “complete” o “nobili” perché costituite da tutti i 20 amminoacidi essenziali per il corpo.
Le proteine vegetali invece hanno un profilo amminoacidico inferiore, fanno eccezione quinoa, grano saraceno, fagioli di soia e semi di canapa. Tutte fonti green considerate complete dal punto di vista amminoacidico.
Le fonti alimentari che contengono di più sono: carni magre (manzo, pollo, tacchino, agnello), pesce (salmone, merluzzo, sardine, sgombro), legumi (lenticchie, ceci, fagioli, edamame e soia), tofu e tempeh, latticini magri (grana e yogurt), uova, frutta secca.
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Quali alimenti contengono potassio?
Questo prezioso minerale si trova nell’acqua, nelle bevande e in moltissimi cibi consumati quotidianamente. In particolare ne sono ricchi: banane, avocado, kiwi, ribes, legumi secchi, vegetali freschi (spinaci, cavoli, finocchi, carciofi, indivia), frutta secca
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Quali alimenti contengono vitamina d?
Solo pochi cibi di origine animale contengono quantità significative di questa sostanza. Le principali fonti alimentari che assicurano un adeguato apporto di vitamina D sono in particolare: fegato, burro, formaggi grassi, pesce azzurro (sgombro, tonno, salmone), gamberi, tuorlo d’uovo, olio di fegato di merluzzo. Unica eccezione vegetale sono i funghi (porcini, spugnole, ovuli, finferli, chiodini, prataioli) che contengono tra i 2 e i 3 µg per 1000 gr.
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Dove si trova lo zinco negli alimenti?
Lo zinco è un minerale presente in varie fonti alimentari sia vegetali che animali. In particolare lo troviamo in: pesce, crostacei, carne, pollame, uova, latticini, cereali (germe di grano e avena), legumi, frutta secca e semi oleosi.