Allergia alle graminacee: guida completa
- Data di pubblicazione: 24/04/2024
- Tempo di lettura stimato: 6 minuti

L’arrivo della primavera porta con sé il risveglio della natura, ma per molti coincide con l’incubo dei pollini e, in particolare, con l’allergia alle graminacee. Si tratta di una delle allergie più diffuse, che colpisce circa il 10-20% della popolazione italiana, soprattutto bambini e adolescenti.
In questo articolo, i farmacisti di Atida vi accompagneranno in un viaggio completo alla scoperta di questa allergia, fornendovi informazioni dettagliate su:
- Cos’è e come si manifesta l’allergia alle graminacee
- Quali sono i sintomi, come riconoscerli e distinguerli da altre patologie
- Come fare la diagnosi e quali esami sono necessari
- Quali sono le cure e i rimedi disponibili per alleviare i disturbi
- Cosa non mangiare quando si è allergici alle graminacee
- Come prevenire l’insorgere dei sintomi e vivere la primavera all’insegna del benessere
Indice dei contenuti
Allergia alle graminacee: cosa è e come si manifesta
L’allergia alle graminacee è una reazione allergica scatenata dal polline rilasciato dalle piante appartenenti alla famiglia delle Graminaceae, come erba medica, segale, frumento, orzo, avena e mais. Il sistema immunitario di chi soffre di questa allergia identifica erroneamente queste proteine come dannose, scatenando una serie di reazioni per contrastarle.
Sintomi dell’allergia alle graminacee
I sintomi dell’allergia alle graminacee possono variare da persona a persona e in intensità, ma generalmente includono:
- Sintomi rinosini-congiuntivi: starnuti, prurito al naso e agli occhi, naso che cola, congestione nasale, lacrimazione
- Sintomi respiratori: tosse, difficoltà respiratorie, respiro sibilante, asma bronchiale
- Sintomi cutanei: prurito, orticaria, gonfiore del viso o delle palpebre
- Sintomi gastrointestinali: in casi più rari, possono manifestarsi sintomi a livello gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale
Allergia alle graminacee sulla pelle: attenzione ai sintomi cutanei
Tra i sintomi meno comuni, ma non per questo da sottovalutare, ci sono quelli a livello cutaneo. Prurito, orticaria e gonfiore del viso o delle palpebre possono essere segni di una reazione allergica alle graminacee. Se notate questi sintomi, è importante consultare il proprio medico per ricevere una diagnosi accurata e tempestiva.
Allergia alle graminacee e pancia gonfia
In alcuni casi, l’allergia alle graminacee può manifestarsi anche con sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Se soffrite di questi disturbi e sospettate di un’allergia alle graminacee, è importante rivolgersi al proprio medico per escludere altre cause e ricevere una diagnosi corretta.
Diagnosi da allergia alle graminacee
Per diagnosticare l’allergia alle graminacee, il medico si avvale di una visita accurata e di alcuni esami specifici:
- Prick test: un test cutaneo che consiste nell’iniettare piccole quantità di estratti di polline sotto la pelle per valutare la reazione allergica
- Analisi del sangue (RAST): un esame che misura la quantità di anticorpi IgE specifici per il polline delle graminacee nel sangue
Non esiste una cura definitiva per l’allergia alle graminacee, ma diverse strategie possono aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita:
- Farmaci: antistaminici, decongestionanti, cortisonici e broncodilatatori possono essere prescritti dal medico per ridurre i sintomi specifici
- Immunoterapia: un trattamento desensibilizzante che consiste nell’esporre gradualmente il paziente a piccole dosi di allergene per abituare il sistema immunitario a tollerarlo
Cosa non mangiare quando si è allergici alle graminacee
Esistono alcuni cibi che possono scatenare o intensificare i sintomi dell’allergia alle graminacee in persone sensibili a causa di un fenomeno chiamato “allergia crociata”.
In generale, è consigliabile evitare:
- Cereali: grano, orzo, segale, avena
- Frutta: mela, pera, banana, pesca, albicocca, melone, anguria
- Verdura: mais, pomodoro, carota, sedano, finocchio, prezzemolo
- Legumi: ceci, lenticchie, fagioli
- Bevande: birra, tè di cereali
È importante sapere che la sensibilità alle allergie crociate varia da persona a persona.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o un allergologo per una valutazione personalizzata.
Come prevenire i sintomi dell’allergia alle graminacee
Oltre alle cure e ai rimedi, alcune semplici precauzioni possono aiutare a prevenire i sintomi dell’allergia alle graminacee:
- Monitorare i bollettini pollinici: rimanere informati sui livelli di polline nell’aria permette di pianificare le attività all’aperto e limitare l’esposizione quando i livelli sono alti
- Limitare l’esposizione all’aperto: nelle giornate con alta concentrazione di polline, è consigliabile trascorrere meno tempo all’aperto, soprattutto nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio
- Arieggiare la casa nelle prime ore del mattino o in tarda serata: quando i livelli di polline sono più bassi
- Usare un purificatore d’aria: un purificatore d’aria con filtro HEPA può aiutare a ridurre la quantità di polline in casa
- Fare la doccia e cambiare i vestiti al rientro a casa: per rimuovere il polline dai capelli e dalla pelle
- Evitare di stendere i panni all’aperto: il polline può depositarsi sui vestiti
- Indossare occhiali da sole avvolgenti: per proteggere gli occhi dal polline
- Non fumare: il fumo irrita le vie respiratorie e può peggiorare i sintomi dell’allergia
Domande frequenti sull’allergia alle graminacee
Come si cura l’allergia alle graminacee?
Non esiste una cura definitiva, ma diverse strategie possono aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita. Tra queste, farmaci, immunoterapia e misure preventive.
Quando finisce l’allergia alle graminacee?
In genere, i sintomi dell’allergia alle graminacee si intensificano durante la primavera, quando la concentrazione di polline nell’aria è più alta. Il periodo di fioritura e la durata dei sintomi possono variare a seconda del tipo di graminacea e della regione geografica.
Chi è allergico alle graminacee cosa non deve mangiare?
È importante evitare cibi che possono scatenare o intensificare i sintomi a causa di allergie crociate. In generale, si sconsigliano cereali come grano, orzo e segale, alcune frutta e verdura come mela, pera, banana, pomodoro, carota e sedano, legumi come ceci e fagioli, e bevande come birra e tè di cereali. È fondamentale consultare il proprio medico o un allergologo per una valutazione personalizzata.
Conclusione
L’allergia alle graminacee può essere una condizione fastidiosa, ma con le giuste informazioni e strategie è possibile gestirla efficacemente e vivere una vita serena anche durante la primavera.
Ricorda: è sempre importante consultare il proprio medico o un allergologo per ricevere una diagnosi accurata e un piano terapeutico personalizzato.
I farmacisti di Atida sono sempre a disposizione per fornirti consigli e supporto per affrontare al meglio l’allergia alle graminacee e vivere la primavera in tutta tranquillità.
Disclaimer
Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.