Benessere della psiche: come gestire l’infodemia

infodemia

Negli ultimi anni, la diffusione incontrollata di informazioni, soprattutto in periodi di crisi globale come la pandemia di COVID-19, ha creato un fenomeno noto come “infodemia“. Questo stato, per molte persone, risulta debilitante a livello fisico e mentale, poiché genera una situazione di profonda incertezza.

Ma di che cosa si tratta nello specifico e perché questa problematica può minare il nostro benessere psicologico? L’infodemia si riferisce a un eccesso di informazioni, spesso poco accurate o contraddittorie, che rende difficile per le persone orientarsi e prendere decisioni informate. Questo sovraccarico di notizie può avere un impatto significativo sulla salute mentale, generando ansia, stress e confusione.

Oggigiorno, infatti, possiamo aver accesso a una grande quantità di informazioni in pochissimi secondi, ma il problema che si affronta  è quello di riuscire a operare una corretta selezione delle fonti, per capire quali sono effettivamente i canali su cui è possibile informarsi in maniera corretta, soprattutto quando si tratta di temi sensibili come la salute.

Che cos’è l’infodemia?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’infodemia è una sovrabbondanza di informazioni, accurate e non, che rende difficile trovare fonti affidabili e consigli degni di fiducia. Durante la pandemia di COVID-19, ad esempio, il flusso costante di notizie, teorie del complotto e voci non verificate ha alimentato un ambiente di incertezza e panico. Questo non si limita solo alle informazioni sanitarie, ma può riguardare qualsiasi evento di rilevanza globale o locale che attiri attenzione mediatica.

L’infodemia si sviluppa principalmente attraverso i media tradizionali, i social network e le piattaforme online. Il rapido accesso alle informazioni è un vantaggio della nostra era digitale, ma quando queste informazioni non sono gestite correttamente, possono sopraffare e disorientare.

I segni dell’infodemia

Il sovraccarico informativo può influire negativamente sul benessere psicologico delle persone. Ma quali sono i segni di questo stato e come fare a capire se anche noi siamo soggetti a infodemia? Abbiamo stilato sinteticamente un elenco, che ci può far capire se risentiamo di tale condizione.

  1. Ansia e stress: l’accesso costante a notizie e contenuti allarmanti, specialmente se contraddittori, può alimentare sentimenti di paura e ansia. Le persone possono sentirsi costantemente preoccupate per la propria salute o per il futuro. Questi stati d’ansia occupano la mente e rendono difficile lo svolgere quotidiano delle diverse mansioni a cui si è abituati.
  2. Confusione e disorientamento: la quantità e la contraddittorietà delle informazioni rendono difficile distinguere tra ciò che è vero e ciò che è falso. Questo può portare a confusione e indecisione, impedendo la capacità di agire in modo razionale.
  3. Sovraccarico cognitivo: ricevere troppe informazioni può affaticare il cervello, riducendo la capacità di concentrazione, di prendere decisioni e di gestire altre attività quotidiane.
  4. Comportamenti impulsivi o di panico: l’infodemia può spingere le persone a prendere decisioni impulsive, come l’acquisto eccessivo di beni, il cambiamento delle routine quotidiane o l’adozione di comportamenti non razionali basati su false informazioni. Non manca anche chi manifesta veri e propri attacchi di panico, che possono mandare in blocco qualsiasi tipo di attività svolta.
  5. Distrust nelle fonti ufficiali: Quando le persone sono esposte a una grande varietà di informazioni contraddittorie, possono sviluppare una sfiducia nei confronti delle istituzioni ufficiali, come governi e organizzazioni sanitarie, aggravando ulteriormente la loro ansia. Il clima di sfiducia potrebbe far sprofondare chiunque in uno stato depressivo molto profondo, da cui non sempre è facile uscire.

Cosa fare? Strategie per gestire l’infodemia

Gestire l’infodemia richiede un approccio consapevole e strategico per limitare l’impatto negativo delle informazioni sulla salute mentale e mantenere un equilibrio psicologico sano. Esistono delle strategie per gestire l’infodemia? 

Limitare l’esposizione alle notizie

È fondamentale stabilire dei limiti per l’esposizione alle informazioni. Questo significa decidere consapevolmente quando e per quanto tempo consultare le notizie o i social media. Ad esempio, si può limitare la lettura delle notizie a un orario preciso della giornata, evitando il consumo eccessivo di contenuti, soprattutto prima di andare a dormire, dato che gli stati d’ansia possono minare il sonno e di conseguenza il nostro benessere generale.

Utilizzare integratori per il rilassamento

Gli integratori possono aiutarci a gestire lo stress, soprattutto nel caso in cui si abbia difficoltà ad addormentarsi oppure possiamo provare degli stati di ansia lievi. Ci sono diversi prodotti naturali che possono contribuire alla nostra routine di rilassamento. Principi attivi quali la valeriana e la melatonina possono essere una soluzione per coloro i quali hanno difficoltà ad addormentarsi oppure sperimentano uno stato di agitazione.

Qualora i sintomi siano più gravi e si manifestino con frequenza insonnia, stati di ansia e attacchi di panico, allora è necessario rivolgersi a uno specialista.

Scegliere fonti affidabili

È importante fare affidamento su fonti di informazione verificate e attendibili, come siti governativi, agenzie di stampa autorevoli e organizzazioni sanitarie internazionali. Evitare le fonti sensazionalistiche o non verificate può aiutare a ridurre la confusione e l’ansia. In particolare, sui temi riguardo la salute è fondamentale confrontarsi anche con le figure di riferimento come il proprio farmacista o medico di famiglia.

Verificare le informazioni

Prima di condividere notizie o di reagire emotivamente, è utile verificare la veridicità delle informazioni attraverso fonti multiple. Questo riduce la diffusione di notizie false e promuove un comportamento più consapevole. Molto spesso titoli fuorvianti e brevi trafiletti scritti in maniera ambigua possono essere facilmente condivisi poiché creano una maggiore attenzione, nonché tentano di invogliare il lettore al clic. Talvolta, però, non è possibile approfondire gli articoli poiché provengono da fonti che richiedono un pagamento o un abbonamento. In tal senso, si rischia di condividere e di diffondere un contenuto di cui solo parzialmente si afferra il senso.

Imparare a riconoscere il sovraccarico informativo

Essere consapevoli dei propri limiti cognitivi e riconoscere quando si è sovraccaricati di informazioni è un primo passo fondamentale. Quando si inizia a sentire ansia o confusione, è utile fare una pausa e allontanarsi temporaneamente dalle fonti di notizie.

Praticare tecniche di gestione dello stress

Per mitigare gli effetti negativi dell’infodemia, può essere utile dedicare del tempo a pratiche di gestione dello stress, come la meditazione, il respiro consapevole, lo yoga o semplicemente il trascorrere del tempo all’aria aperta. Queste attività aiutano a riportare equilibrio alla mente.

Mantenere una routine regolare

L’infodemia può disturbare le abitudini quotidiane, quindi è importante mantenere una routine stabile per ridurre l’impatto dello stress. Programmare attività quotidiane come esercizio fisico, pasti regolari e momenti di relax contribuisce a preservare un senso di normalità.

Evitare il doomscrolling

Il termine “doomscrolling” si riferisce all’abitudine di scorrere costantemente notizie negative sui social media. Evitare questa pratica riduce l’esposizione a informazioni che possono amplificare la sensazione di panico e sconforto.

Sviluppare il pensiero critico

Un approccio critico nei confronti delle informazioni può aiutare a distinguere tra fatti e opinioni. È utile interrogarsi sulle motivazioni dietro la diffusione di certe notizie e su chi ne trae beneficio.

L’infodemia rappresenta una sfida significativa per la salute mentale, soprattutto in un’epoca di informazione rapida e accessibile. Essere consapevoli del sovraccarico informativo e adottare strategie per gestirlo è essenziale per mantenere il benessere psicologico. Limiti all’esposizione, l’uso di fonti affidabili e la cura del proprio equilibrio mentale sono strumenti chiave per navigare nel complesso panorama informativo moderno senza compromettere la propria salute psicologica.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

Condividi tramite
  • Facebook
    Facebook
  • Twitter
    Twitter
  • Linkedin
    Linkedin
  • Whatsapp
    Whatsapp
  • Telegram
    Telegram
  • Email
    Email
  • Link
    Link
Seguici su