Emorroidi in gravidanza: consigli utili per un sollievo rapido

emorroidi in gravidanza

Le emorroidi rappresentano un disturbo comune che colpisce molte donne durante la gravidanza. Si stima infatti che quasi la metà delle donne incinte tenda a svilupparle in qualche momento durante i nove mesi di gestazione.

Ci sono puerpere che le sviluppano all’inizio della gravidanza (possono essere sintomo di un aumento del progesterone); altre, invece, le presentano verso la fine del periodo di gestazione (in quel caso, le cause sono da riscontrarsi nella maggior pressione causata dal peso e dalla crescita del bambino).

Le emorroidi in gravidanza possono essere fastidiose e talvolta dolorose, ma fortunatamente esistono delle misure che possono essere prese per provare a prevenire questo disturbo, o quantomeno per alleviarne i sintomi.

Che cosa sono le emorroidi

Le emorroidi sono vene dilatate e infiammate che si sviluppano nella regione anale e rettale. Durante la gravidanza, l’aumento del flusso sanguigno nella zona pelvica e l’incremento della pressione sulle vene causati dalla crescita del bambino possono contribuire alla loro formazione.

Ci sono diversi fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare le emorroidi durante le diverse fasi della gravidanza. Tra questi ultimi possiamo citare:

  • la costipazione;
  • la pressione addominale;
  • l’aumento dei livelli di progesterone (che può causare un rilassamento dei vasi sanguigni); 
  • il peso e la posizione del bambino in crescita.

Inoltre, le emorroidi possono distinguersi in interne o esterne in base alla loro insorgenza. Nel dettaglio, le emorroidi interne sono posizionate nei 2/3 superiori del canale anale. Quando sono situate nel terzo inferiore del canale, invece, parliamo di emorroidi esterne, che possono interessare anche l’orifizio anale esterno.

A differenza delle ragadi, che sono delle fessurazioni della mucosa anale, quando si parla di emorroidi, in sintesi, ci si riferisce a un tessuto, presente nel nostro corpo, ampiamente vascolarizzato, che ha lo scopo di ammortizzare il passaggio delle feci e che svolge la funzione di continenza.

Proprio per la delicatezza delle funzioni a cui assolve questo tessuto, è necessario porre attenzione alla sintomatologia ed istituire una terapia corretta.

Emorroidi in gravidanza: i sintomi

Le emorroidi possono presentarsi con sintomi lievi oppure con fastidi di più difficile gestione, tanto da risultare invalidanti.

Tra i sintomi più comuni ci sono:

  • senso di pesantezza a livello dell’ano;
  • prurito (sia interno che esterno);
  • bruciore;
  • dolore;
  • sanguinamento.

Tali sintomi possono peggiorare ulteriormente se non si facilita il transito intestinale e se la produzione delle feci risulta dura. Allo stesso tempo, anche gli episodi di diarrea possono peggiorare il dolore, per cui è necessario migliorare il quadro generale istituendo una terapia idonea per la condizione della gestante.

Emorroidi in gravidanza: quando compaiono?

Non c’è un momento specifico in cui le emorroidi si presentano in gravidanza. In alcuni casi possono essere i cambiamenti ormonali che caratterizzano l’inizio della gestazione a favorire la dilatazione dei cuscinetti emorroidari.

Inoltre, le emorroidi possono verificarsi con maggior frequenza in seguito all’aumento di peso e all’ingrossamento dell’utero. In alcuni casi, le emorroidi compaiono a fine gravidanza o dopo il parto a seguito dello sforzo.

Emorroidi in gravidanza: i rimedi

Per la cura delle emorroidi in gravidanza possono essere consigliate delle pomate per uso anale, perianale ed endorettale, a seconda della localizzazione delle emorroidi stesse.

Generalmente, la cura delle emorroidi in gravidanza non può avvenire con formulazioni a base di cortisone, poiché queste ultime sono sconsigliate nel corso del periodo di gestazione.

La cura delle emorroidi in gravidanza, perciò, spesso passa per i rimedi naturali. Ci sono diversi principi attivi che possono avere una funzione antinfiammatoria e lenitiva. Non basta solo acquistare la miglior crema per emorroidi in gravidanza: talvolta potrebbe essere necessario abbinare un sapone acido per ottenere una guarigione più veloce.

Per le emorroidi che sanguinano, anche in gravidanza si possono utilizzare pomate e supposte che svolgono un’azione decongestionante, anestetica e/o disinfettante.

In caso di emorroidi esterne in gravidanza, queste ultime sono destinate a rientrare spontaneamente, quindi si possono utilizzare specifici rimedi per alleviare i fastidi.

Che cosa fare per prevenire le emorroidi in gravidanza?

Le emorroidi possono essere un disturbo molto fastidioso da affrontare, soprattutto in gravidanza, quando magari si è in una condizione psicologica di maggior sensibilità e stanchezza. 

Inoltre, se abbinata ad altri fastidi come diarrea, stipsi oppure nausea, la gestione delle emorroidi potrebbe essere più complessa. La prima cosa da fare, quindi, in caso si sviluppino emorroidi esterne o interne, è informare il proprio ginecologo in quanto è necessario, in base alla severità dei sintomi, pensare a un rimedio efficace per evitare che il problema si aggravi.

Inoltre, è necessario evitare qualsiasi rimedio fai da te poiché potrebbe peggiorare la situazione. Tra i rimedi della nonna, per esempio, c’è la convinzione che gli impacchi di acqua fredda possano alleviare le emorroidi; tuttavia, come è risaputo, i benefici durerebbero poco e si rischierebbe di mettere sotto stress i vasi sanguigni, causando lo strozzamento dei noduli emorroidali.

Per evitare i fastidi derivanti dalle emorroidi in gravidanza, quindi, è necessario intervenire sul proprio stile di vita attraverso tre capisaldi:

  • movimento;
  • alimentazione;
  • idratazione.

Mantenere costante l’attività fisica in gravidanza, tuttavia, può essere complicato: il peso del pancione, le condizioni climatiche (sia il caldo estremo che il freddo), oppure altri fastidi come il mal di schiena potrebbero infatti rendere più complicati alcuni movimenti.

Ma nonostante questo, è importante cogliere l’occasione giusta per fare delle passeggiate rilassanti, che possono aiutare anche a combattere lo stress pre-parto. Inoltre, bisogna evitare qualsiasi tipo di movimento improvviso o brusco, che potrebbe anzi accentuare la fuoriuscita delle emorroidi.

La gestione del peso in gravidanza è un argomento complesso, poiché è necessario bilanciare la propria alimentazione in maniera consona per evitare di mettere su dei chili superflui. Nel dettaglio, è necessario mettere in atto una alimentazione bilanciata secondo i dettami della dieta mediterranea. Distribuire quindi opportunamente i pasti nel corso della giornata e bilanciare accuratamente l’apporto di fibre, che migliorano e facilitano il transito intestinale.

Al consumo di fibre, inoltre, va abbinata una corretta idratazione. Bere acqua, infatti, non solo migliora la consistenza delle feci, ma consente di mantenere anche il giusto livello di liquidi nel corpo.

Domande frequenti sulle emorroidi in gravidanza

Le emorroidi in gravidanza sono pericolose?

Le emorroidi in gravidanza non sono pericolose, ma possono essere fastidiose o dolorose. È consigliabile consultare il proprio medico di fiducia in caso di dolore persistente e sanguinamento, così da stabilire se vi è la necessità di esami diagnostici più accurati.

Come sgonfiare le emorroidi esterne in gravidanza?

Per sgonfiare le emorroidi esterne e alleviare il senso di pesantezza si potrebbe trovare giovamento non solo dall’applicazione di unguenti e prodotti naturali, consigliati sempre dal ginecologo, ma anche con impacchi di acqua tiepida, che aiutano a sgonfiare il tessuto, e una corretta igiene intima.

Quale crema per emorroidi si può usare in gravidanza?

Non tutte le creme per le emorroidi possono essere impiegate in gravidanza. Generalmente, il ginecologo può consigliare lozioni per l’igiene intima e creme con ingredienti naturali.

Quanto durano le emorroidi in gravidanza?

Le emorroidi in gravidanza sono un fenomeno transitorio. Ogni episodio dovrebbe risolversi entro pochi giorni, mentre il disturbo tende a scomparire in maniera definitiva dopo il parto. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, allora si consiglia di consultare uno specialista.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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