Ragadi anali: creme e antidolorifici efficaci

ragadi anali

Le ragadi anali esterne possono essere fonte di grande disagio e dolore per chi ne soffre. Si tratta di piccole lesioni o screpolature che si formano sulla pelle intorno all’ano, causando fastidio e difficoltà nello svolgimento delle normali attività quotidiane, come camminare, sedersi o persino evacuare.

Le ragadi anali possono manifestarsi per diversi motivi tra cui stitichezza cronica, diarrea, traumi o sforzi eccessivi durante la defecazione. Questi fattori possono portare a un indebolimento della pelle intorno all’ano, favorendo appunto la comparsa di ragadi.

Fortunatamente, esistono diverse opzioni di trattamento disponibili per alleviare il dolore e favorire la guarigione delle ragadi anali esterne. Tra queste, le creme rappresentano uno dei rimedi più comuni e efficaci.

Che cosa sono le ragadi anali e perché si manifestano

Le ragadi anali sono delle piccole lacerazioni o crepe che si formano nella pelle intorno all’ano. Sono considerate una delle cause più comuni di dolore anale.

Come abbiamo accennato in precedenza, le ragadi anali possono verificarsi a causa di diversi fattori, tra cui:

  • Stitichezza – l’evacuazione difficile e l’eccessiva pressione esercitata durante la defecazione possono causare una rottura nella delicata pelle anale.
  • Diarrea – le evacuazioni frequenti e liquide possono irritare la zona anale e portare alla formazione di ragadi.
  • Traumi – lesioni o traumi diretti alla regione anale, come il passaggio di feci dure, possono provocare la comparsa di ragadi.
  • Sforzi eccessivi – l’uso eccessivo di forza durante la defecazione, come nel caso della stitichezza cronica, può contribuire alla formazione di ragadi.

Le ragadi anali possono manifestarsi con sintomi come dolore acuto durante la defecazione, prurito anale, bruciore, sanguinamento (spesso visibile sulla carta igienica), sensazione di tensione anale e fastidio nel sedersi. Questi sintomi possono variare da lievi a intensi, a seconda della gravità della ragade.

Sebbene le ragadi anali possano colpire persone di qualsiasi età, sono più comuni negli adulti, soprattutto tra i 20 e i 50 anni. Alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare ragadi anali includono una dieta povera di fibre, la presenza di emorroidi, malattie intestinali come la sindrome dell’intestino irritabile e l’infezione da HIV.

La diagnosi di ragadi anali può essere effettuata da un medico mediante l’esame fisico della zona anale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire esami aggiuntivi come la colonscopia per escludere altre patologie più gravi.

Il trattamento delle ragadi anali dipende dalla gravità e dalla durata dei sintomi. Spesso guariscono da sole nel giro di alcune settimane. Tuttavia, possono essere adottate alcune misure per favorire la guarigione, come l’uso di creme cicatrizzanti, la modificazione della dieta per prevenire la stitichezza, l’aumento dell’assunzione di fibre, l’uso di bagni caldi e la corretta igiene anale.

In alcuni casi, quando le ragadi anali sono persistenti o causano un dolore intenso, potrebbe essere necessario ricorrere a trattamenti medici come la prescrizione di creme a base di corticosteroidi, l’iniezione di tossina botulinica per rilassare il muscolo anale o, nei casi più gravi, la chirurgia. Spetta al medico o allo specialista indicare al paziente la soluzione più adatta alle proprie necessità.

Creme per ragadi anali: come agiscono e come si applicano

La crema per le ragadi anali è formulata appositamente per lenire l’irritazione e favorire la cicatrizzazione delle lesioni. Queste creme spesso contengono ingredienti come vaselina, glicerina, allantoina e oli essenziali, che contribuiscono ad ammorbidire la pelle, ridurre l’infiammazione e promuovere la guarigione.

Ci sono prodotti per la cura delle ragadi anali completamente naturali, che si possono impiegare anche in gravidanza, un periodo delicato in cui la donna può essere più esposta alla fuoriuscita di emorroidi e per l’appunto ragadi.

La crema per ragadi anali si applica con un’apposita cannula che permette di direzionare il prodotto laddove serve. Inoltre, vi sono anche formulazioni in monodose che permettono un utilizzo semplice e pratico.

Quando si sceglie una crema per le ragadi anali, è importante cercarne una che abbia una formulazione delicata e che non contenga sostanze irritanti. È consigliabile consultare un medico o un farmacista per ottenere una raccomandazione specifica basata sulle proprie esigenze e condizioni di salute.

Le creme per ragadi anali possono essere acquistate non solo nei punti fisici, ma anche nelle parafarmacie online.

Come prevenire le ragadi anali

Oltre all’uso di creme, ci sono anche alcune misure preventive e rimedi che si possono adottare per accelerare il processo di guarigione delle ragadi anali. Tra le pratiche che possono alleviare il dolore causato dalle ragadi anali ci sono i bagni caldi sitz, detti anche semicupio, che consistono nell’immersione della zona perianale per 15/20 minuti in acqua calda/tiepida al fine di lenire il dolore e rilassare la muscolatura.

Ci sono anche degli esercizi che si possono fare, come per esempio allenare la zona perianale tramite la contrazione dei muscoli del pavimento pelvico. Questi rimedi, come abbiamo visto, possono contribuire a rilassare la zona e favorire la guarigione. 

È importante, tuttavia, evitare il sovraccarico o lo sforzo eccessivo durante la defecazione, in quanto ciò può causare la riapertura delle ragadi. Si raccomanda, quindi, di intervenire anche sulla dieta favorendo l’apporto di fibre e una corretta idratazione, al fine di migliorare la qualità delle feci. 

In alcuni casi, il dolore causato dalle ragadi anali può essere così intenso da richiedere l’uso di antidolorifici. Gli antidolorifici per le ragadi anali sono disponibili sotto forma di creme, unguenti o supposte e possono contenere anestetici locali come lidocaina o prilocaina per alleviare il dolore.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso di antidolorifici dovrebbe essere temporaneo e sotto la supervisione di un medico. Questi farmaci possono fornire un sollievo immediato, ma non affrontano la causa sottostante delle ragadi anali e potrebbero mascherare eventuali complicanze o infezioni.

Nel complesso, per il trattamento efficace delle ragadi anali esterne, è consigliabile adottare un approccio combinato che includa l’uso di creme cicatrizzanti, esercizi specifici e una corretta igiene anale. In caso di dolore intenso o di ragadi che si riaprono frequentemente, è fondamentale consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato.

Domande frequenti sulle ragadi anali

Come capire se si ha una ragade anale? 

I sintomi delle ragadi anali si manifestano con un dolore acuto che permane dopo l’evacuazione. Si potrebbe sperimentare anche una sensazione di prurito o di bruciore.

Perché si formano le ragadi? 

Le ragadi si formano in seguito a un trauma dovuto al passaggio di feci troppo dure o quando l’evacuazione richiede un particolare sforzo. Anche l’attrito e lo sfregamento diretto della zona, causato per esempio dai rapporti sessuali non protetti che coinvolgono la zona possono dare vita a delle lesioni.

Quanto può durare una ragade anale?

Senza trattamento, le ragadi anali possono impiegare alcune settimane per la loro completa cicatrizzazione. Tuttavia, sforzi eccessivi o fenomeni di irregolarità intestinale possono favorire la riapertura delle ragadi anali, per cui potrebbe essere consigliabile l’uso di una crema cicatrizzante per favorire la guarigione.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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