Le proprietà dei biscotti aproteici

biscotti aproteici

Gli alimenti aproteici sono classificati come AFMS (alimenti a fini medici speciali) poiché sono destinati a persone che hanno una capacità limitata di assorbire e metabolizzare alcuni nutrienti come per l’appunto le proteine.

Più precisamente, si definiscono prodotti aproteici o ipoproteici succedanei quegli alimenti che presentano, in base alla normativa vigente, un residuo proteico non superiore all’1%. Parliamo di alimenti di uso quotidiano con significativo tenore proteico che sono di derivazione vegetale. Tra questi possiamo trovare pane, pasta, biscotti, prodotti da forno e simili.

In questa categoria di AFMS annoveriamo anche gli alimenti che presentano un residuo proteico compreso tra l’1 ed il 2%, e i succedanei di bevande fonte o ricche di proteine, anche di origine animale, con un tenore proteico che non può superare il valore di 0,5%.

Tali indicazioni sono esplicitate nella direttiva 99/21/CE, attuata con decreto del Presidente della Repubblica del 20 marzo 2002, n. 57.

Biscotti aproteici: che cosa sono?

I biscotti aproteici presentano valori nutrizionali compatibili con le esigenze di chi ha la necessità di assumere cibi a ridotto contenuto di proteine. Generalmente, parliamo di persone che hanno patologie epatiche e renali, congenite o croniche, e che per questo presentano la necessità di ridurre l’introduzione delle proteine nella dieta.

In tal senso, i prodotti aproteici devono riportare sulla confezione i valori nutrizionali che consentono alla persona di effettuare un acquisto consapevole, offrendole la possibilità di conoscere quali sono gli ingredienti presenti e le relative concentrazioni.

In caso di nefropatia diabetica e nei pazienti affetti da diabete, il medico potrebbe integrare nella dieta i biscotti aproteici senza zucchero, poiché proprio per questi individui è necessario assumere alimenti che non mettano sotto sforzo la funzione renale.

Biscotti e fette biscottate aproteiche: quando consumarli?

Biscotti con farina aproteica, o fette biscottate aproteiche accompagnate da marmellata o da miele possono essere la soluzione ideale non solo per la colazione, ma anche per chi desidera concedersi uno spuntino gustoso tra il pranzo e la cena.

Si possono consumare anche biscotti secchi aproteici, magari in accompagnamento a una tisana o a una bevanda. Proprio perché i pazienti che devono seguire una dieta aproteica possono essere sottoposti a diversi tipi di rinunce, è importante ritagliarsi un momento nel corso della giornata per regalarsi un momento gustoso senza smettere di tutelare il benessere dei propri reni e del proprio fegato.

Domande frequenti sui biscotti aproteici

Quali sono le migliori marche di biscotti aproteici?

Tra le migliori marche di biscotti aproteici troviamo Aproten e Aminò, che offrono un’ampia varietà di prodotti che possono soddisfare pienamente le esigenze di chi deve condurre una dieta ipoproteica.

Perché mangiare i biscotti aproteici?

I biscotti aproteici vanno assunti quando c’è la necessità di seguire una dieta con scarso apporto di proteine.

Dove acquistare i biscotti aproteici?

Essendo alimenti a fini medici speciali, i biscotti aproteici possono essere acquistati nelle parafarmacie online e nelle farmacie fisiche.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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