Gastrite nervosa: impariamo a riconoscerla

gastrite nervosa

Nel mondo di oggi, la maggior parte delle persone conduce una vita abbastanza frenetica, e conciliare lavoro, famiglia e le proprie passioni è sempre più complicato, con il conseguente effetto di mettere sotto stress il proprio organismo.

Non è un caso che proprio lo stress sia la causa di diversi tipi di patologie gastriche che coinvolgono anche l’aspetto psicosomatico. Tra queste ultime, una delle più diffuse è sicuramente la gastrite nervosa. Del resto capita spesso che, per definire fastidi come bruciore e acidità, utilizziamo l’espressione “è un po’ di gastrite” o “è un po’ di reflusso”, se avvertiamo in aggiunta una sensazione spiacevole anche nell’esofago o in gola.

In questo articolo, pertanto, cercheremo di approfondire tutte le informazioni riguardanti la gastrite nervosa e impareremo a riconoscerla per poter agire sulla sintomatologia.

Che cos’è la gastrite nervosa

Quando si parla di gastrite nervosa ci riferiamo a una condizione patologica a carico dell’apparato digerente che si lega a quelli che possono essere definiti gli effetti dello stress e dell’ansia

Una vita particolarmente frenetica, unita a pasti irregolari e a una dieta non bilanciata, può favorire uno stato di irritazione e infiammazione della mucosa dello stomaco e un aumento dell’acido gastrico, da cui deriva proprio quella caratteristica sensazione di acidità e reflusso.

Nel dettaglio, gli strati cellulari che vanno a costituire la mucosa gastrica sono fisiologicamente implicati in alcuni importantissime attività, utili per preservare il benessere fisiologico del nostro stomaco. Tra queste ultime possiamo annoverare la produzione dei succhi digestivi acidi (che, ricordiamo, sono necessari nel processo digestivo) e la secrezione del muco protettivo, responsabile dell’azione di una barriera difensiva nei confronti degli attacchi dei contenuti acidi attraverso un’azione fisica e chimica. Inoltre, il muco consente un adeguato flusso ematico a livello gastrico e favorisce il ricambio delle cellule dello stomaco.

Questo delicato equilibrio può essere alterato, per l’appunto, dal nostro stile di vita e da una dieta non bilanciata. E se questo stesso equilibrio viene a mancare, l’elevata acidità gastrica danneggia le pareti dello stomaco, causando i sintomi della gastrite nervosa che approfondiremo nel prossimo paragrafo.

Quali sono i sintomi della gastrite nervosa

Come abbiamo preannunciato poc’anzi, la gastrite nervosa può essere riconosciuta attraverso alcuni sintomi che possono essere caratteristici di questo disturbo. Riferire correttamente la sintomatologia al proprio medico è fondamentale per una corretta diagnosi e per l’istituzione di una terapia idonea.

Essendo questo un disturbo che ha anche una componente psicosomatica, i suoi sintomi possono variare da persona a persona. Tuttavia, coloro che soffrono di tale patologia, generalmente, lamentano un dolore allo stomaco, sia acuto che sordo, localizzato nella parte superiore dell’addome, spesso accompagnato da una sensazione di bruciore.

Al dolore possono associarsi nausea, vomito, senso di pienezza, inappetenza, eruttazioni frequenti e digestione lenta o difficile.

Alcuni pazienti segnalano anche la presenza in contemporanea di gastrite nervosa e tachicardia. Gli episodi di tachicardia, infatti, possono essere scatenati dallo stress e dall’ansia che innescano la produzione di adrenalina e noradrenalina. La frequenza cardiaca e la pressione sanguigna possono aumentare, per cui è necessario riferire al proprio medico se oltre ai sintomi che si riferiscono direttamente allo stomaco si verificano anche episodi di tachicardia.

In questi casi dobbiamo valutare se avvertiamo un battito cardiaco veloce o irregolare accompagnato da sudorazione, tremori, vertigini e da una sensazione di mancanza di respiro.

Quanto dura la gastrite nervosa?

La gastrite nervosa è un disturbo che può avere cadenza occasionale, ma che può reiterarsi nei soggetti particolarmente sensibili e inclini all’ansia. Per chi si pone la domanda “quanto dura la gastrite nervosa?“, non possiamo indicare dei tempi di risoluzione in quanto essi variano da persona a persona. 

Generalmente, essendo un disturbo causato dallo stress e da abitudini alimentari poco salutari, apportando dei correttivi al proprio stile di vita i sintomi possono rientrare rapidamente. Se la causa, invece, è di tipo psicosomatico, allora si dovrà agire sui fattori scatenanti che provocano tale disagio.

In base al tipo di eziologia, la gastrite nervosa può durare alcune settimane se è un disturbo occasionale, oppure anche più mesi se è un disturbo che nasce da un approccio estremamente ansioso alla quotidianità.

Trattare i sintomi della gastrite nervosa aiuta a migliorare la propria qualità di vita, nonché è fondamentale per la risoluzione di questa fastidiosa condizione.

Alimentazione e gastrite nervosa: cosa mangiare e la dieta da seguire

Come abbiamo detto in precedenza, la gastrite nervosa è un disturbo che può essere causato e aggravato anche da abitudini alimentari sbagliate. Bere troppi caffè, mangiare in maniera frettolosa e disordinata e assumere regolarmente alcol può peggiorare la sensazione di acidità e di bruciore.

La domanda, a questo punto, è la seguente: quando si verifica un attacco di gastrite nervosa, cosa si può mangiare?

La dieta per la gastrite nervosa ha essenzialmente lo scopo di ridurre l’infiammazione e l’irritazione dello stomaco. Dobbiamo prediligere, quindi, alcuni tipi di cibi, cercando sempre di variare gli alimenti.

Dato che, quando si soffre di gastrite nervosa, spesso c’è una difficoltà oggettiva a digerire alcuni alimenti, allora bisogna bilanciare i cibi, così da evitare conseguenze come, per esempio, il reflusso gastroesofageo, che può peggiorare sintomi come la nausea e causare il rigurgito acido.

La dieta per gastrite nervosa: cosa evitare

Negli ambienti di lavoro è frequente concedersi qualche pausa caffè. Non mancano momenti di convivialità e occasioni in cui è facile trasgredire. Se a questo aggiungiamo anche l’abitudine agli aperitivi e al consumo di snack salati o fritti, è chiaro che a lungo andare il nostro stomaco può essere messo a dura prova. Se si soffre di gastrite nervosa, quindi, è necessario evitare cibi molto grassi, che sono i più difficili da digerire, come latticini, carne rossa e insaccati.

Attenzione anche ai condimenti: anche in questo caso non bisogna mangiare cibi troppo elaborati, oppure realizzati con grassi animali. L’uso delle spezie deve essere ponderato: in particolare, devono essere evitate le spezie piccanti.

Cibi come aceto, pomodori e peperoni possono peggiorare l’acidità di stomaco, così come gli agrumi. Succhi di frutta o marmellate, ancora, possono contenere degli acidificanti che vanno a peggiorare l’irritazione gastrica.

I cibi sotto sale, sott’olio o affumicati possono avere effetti negativi sulla salute dello stomaco. Bisogna anche evitare bibite gassate, alcool, cioccolato, caffè e tè alla menta. Le mode alimentari spesso non sono amiche del nostro stomaco, per cui, in caso di gastrite nervosa, è meglio evitare cibi crudi o poco cotti.

Dieta per la gastrite nervosa: che cosa mangiare

Per migliorare la propria condizione è necessario bilanciare la propria alimentazione e suddividere i pasti nel corso della giornata. Meglio piccole porzioni, suddivise nel tempo, soprattutto se si hanno problemi di digestione. Inoltre bisogna prediligere le carni magre e il pesce. Le uova e il tofu si possono consumare e rappresentano una buona fonte proteica.

Sarebbe preferibile utilizzare l’olio di oliva per condire le pietanze. Via libera anche a noci, semi e avocado, che possono essere utilizzati come spuntino ed apportano antiossidanti e acidi grassi omega 3.

Possiamo assumere anche yogurt e kefir, che contengono probiotici e possono aiutare a favorire il transito intestinale, nonché contribuiscono a ripristinare il microbiota.

Come curare la gastrite nervosa: farmaci e rimedi

La gastrite nervosa può avere un impatto significativo sulla nostra vita e sulle nostre attività quotidiane; pertanto, accanto a una dieta sana è necessario abbinare farmaci che ci consentono di intervenire sul sintomo. Ecco alcuni rimedi consigliati dai nostri farmacisti che possono essere utilizzati anche fuori casa.

Per chi soffre di gastrite nervosa e difficoltà digestive, il Digestivo Antonetto Acidità e Reflusso è un prodotto che può essere assunto anche se non si è in casa, grazie al comodo formato in compresse masticabili. Il suo uso è consigliato nel trattamento dei sintomi dell’iperacidità con dolore e bruciore allo stomaco e può avvenire in caso di disturbi lievi ed occasionali.

Per chi è alla ricerca di un farmaco con azione lenitiva e a base naturale, NeoBianacid di Aboca potrebbe essere la soluzione ideale. Il prodotto è  indicato per contrastare rapidamente i sintomi della gastrite nervosa come il bruciore, il dolore, la sensazione di acidità e i disturbi tipici che accompagnano l’’irritazione e dell’infiammazione della mucosa del tratto gastro-intestinale.

Se al bruciore e dolore allo stomaco si abbina un sintomo particolarmente insidioso come il reflusso gastroesofageo, allora è possibile utilizzare Maalox Reflusso. Il prodotto è idoneo al trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso (ad es. pirosi, rigurgito acido) negli adulti.

Infine, quando si presentano i fastidi legati all’iperacidità, la formulazione di Geffer potrebbe fare al caso nostro. Il prodotto, infatti, può essere d’aiuto in caso di digestione lenta, nausea, aerofagia e meteorismo, che possono essere causa anche di senso di gonfiore e pesantezza. Essendo un farmaco procinetico, Geffer accelera lo svuotamento gastrico.

Domande frequenti sulla gastrite nervosa

Perché viene la gastrite nervosa?

Quando siamo sottoposti a periodi di intenso stress psicofisico, siamo più irritabili e soggetti all’ansia. Questi fattori comportano una stimolazione eccessiva dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che come risposta ha un’aumentata produzione di acido dello stomaco e allo stesso tempo ne riduce i meccanismi di difesa.

Come riconoscere il mal di stomaco da stress?

Se abbiamo uno stile di vita particolarmente frenetico a cui si associa un’alimentazione disordinata, possiamo sperimentare dei fastidi allo stomaco che comprendono dolore, bruciore, pesantezza, nausea e reflusso. Nei soggetti più ansiosi a questi sintomi si possono associare anche vomito e tachicardia.

Come diagnosticare la gastrite nervosa?

Il medico curante ha il compito di effettuare la diagnosi mediante l’esame obiettivo e l’anamnesi del paziente. Nei casi dubbi si potrà valutare l’approfondimento diagnostico mediante esami di laboratorio per definire lo stato del paziente.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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