Rinite allergica primaverile: come contrastarla

rinite allergica

Arriva la primavera, con le sue belle giornate e lo spettacolo della natura che fiorisce…ma ahimè, per molti questa stagione è sinonimo anche di rinite allergica.

Secondo lo studio “Le malattie allergiche delle vie aeree, pubblicato sulla Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020, in Italia l’incidenza della rinite allergica è stimata tra il 16 e il 25% all’interno della popolazione. 

La rinite allergica, in più, ha un picco di incidenza che cade tra la seconda e la quarta decade di vita, per poi andare a ridursi nelle altre fasce di età. In questo articolo approfondiremo i disturbi causati da questa patologia e come porvi rimedio.

Rinite allergica: quali sono le cause

La rinite allergica, spesso accompagnata da congiuntivite allergica, è causata da una reazione IgE che si innesca una volta che veniamo in contatto con un allergene per via inalante. Il contatto con l’allergene determina un’infiammazione della mucosa nasale sostenuta dai linfociti T (Th2).

Quando il soggetto viene esposto nuovamente all’allergene, avviene il rilascio di sostanze neuroattive e vasoattive che sono responsabili della sintomatologia a livello nasale, la quale compare in pochi minuti. A questo punto si sviluppa all’interno della mucosa nasale un processo infiammatorio che interessa diverse cellule. Proprio questo fenomeno determina la persistenza dei sintomi anche dopo ore dall’esposizione agli allergeni.

Rinite allergica: sintomi

La rinite allergica non è una malattia grave, ma la persistenza dei sintomi può avere un impatto sulla qualità della vita e in generale anche sulle prestazioni scolastiche e lavorative.

Dal punto di vista clinico, la rinite allergica si presenta con alcuni sintomi peculiari, come per esempio rinorrea, starnuti, prurito e ostruzione nasale. I sintomi, di solito, sono reversibili spontaneamente o in seguito a terapia; quest’ultima ha lo scopo di ridurre la fastidiosità dei sintomi stessi.

Ci si chiede se la rinite allergica presenti dei sintomi alla gola. La risposta è affermativa: si possono avvertire disturbi che coinvolgono anche la gola, come per esempio un senso di pizzicore, oppure la sensazione di scolo retronasale, causata da secrezioni molto liquide che scendono in gola provocando disagio.

Infine, la rinite allergica può accompagnarsi anche con l’infiammazione della congiuntiva e con la lacrimazione degli occhi. Si può sperimentare anche una certa sensibilità alla luce (fotofobia).

Rinite allergica nei bambini: i sintomi

In età pediatrica spesso accade che i bambini presentino l’ingrossamento delle adenoidi (ipertrofia adenoidea), il quale causa disturbi respiratori diurni e notturni. Tale stato può essere una complicazione della rinite allergica: in questo caso sarà il pediatra a dover indirizzare la famiglia verso una visita specialistica. In particolare, l’otorino potrà richiedere anche una valutazione immunoallergica per capire se l’ipertrofia adenoidea è dovuta a una rinite allergica e se la terapia potrà essere esclusivamente farmacologica o anche chirurgica.

Per quanto riguarda i sintomi, nei bambini possiamo osservare l’espulsione di secrezione nasale liquida accompagnata da starnuti frequenti e prurito nasale. Se la secrezione scende verso la gola, ci potranno essere prurito ed episodi di tosse.

Un altro sintomo dell’ostruzione nasale è da riscontrare nel bambino che dorme con la bocca aperta, perché il naso è ostruito dal muco e dai turbinati ingrossati, per cui l’aria non riesce a entrare correttamente.

Rinite allergica: quanto dura?

La rinite allergica può essere perenne oppure stagionale. Nel caso di rinite allergica perenne, bisogna scoprirne le cause per evitare l’esposizione agli allergeni.

Se è di tipo stagionale, come quelle che si verificano in primavera, allora potrebbe non essere possibile limitare l’esposizione all’allergene, quindi è importante porre rimedio attraverso l’uso di farmaci che possano migliorare i sintomi e la qualità della vita del paziente.

Rinite allergica: rimedi

Qual è il migliore antistaminico per la rinite allergica? La cura per la rinite allergica passa sicuramente per la somministrazione degli antistaminici, ma tuttavia questi non sono gli unici farmaci che possono essere somministrati. 

In particolare, gli antistaminici per via orale si possono abbinare a dei corticosteroidi topici nasali, che vanno presi se e solo se vengono consigliati dal pediatra, dal proprio medico curante oppure dall’allergologo di riferimento.

Esistono antistaminici naturali per la rinite allergica?

Esistono alcuni principi attivi che vengono impiegati nei prodotti per contrastare la rinite allergica. Tra questi ultimi possiamo annoverare:

  • la quercetina, che inibisce il rilascio di istamina. Può essere assunta come integratore per supportare la cura della sintomatologia legata alle reazioni allergiche;
  • la vitamina C, che ha l’effetto di placare il rilascio di istamina. In più, si può assumere sia attraverso l’alimentazione che tramite gli integratori ottenendo anche un’azione di rinforzo del sistema immunitario e migliorando il microcircolo;
  • il ribes nero, che esercita una potente azione antinfiammatoria capace di modulare la risposta nel sistema immunitario. Se siamo soggetti a una rinite allergica di tipo stagionale, si possono assumere degli integratori a base di ribes nero qualche mese prima del periodo in cui si sviluppa l’allergia;
  • i probiotici possono essere impiegati per migliorare i sintomi della rinite e in caso di allergia ai pollini. Alcuni ceppi, come il Lactobacillus acidophilus ed il Bifidobacterium lactis, infatti, sono noti per ridurre l’infiammazione nasale.

Un altro rimedio naturale consiste nell’uso di lavaggi con soluzioni fisiologiche da utilizzare in combinazione agli spray per la rinite allergica. C’è anche chi usa acqua e sale per la rinite allergica, così da avere una soluzione fai da te sempre pronta all’uso per la detersione delle cavità nasali.

Domande frequenti sulla rinite allergica

Come capire se è rinite allergica o no?

La rinite allergica si presenta come un raffreddore. Tuttavia, se i sintomi persistono, allora è il caso di rivolgersi al proprio medico curante per eventuali approfondimenti. La rinite allergica non curata, infatti, può dare vita a poliposi nasale e otite.

Qual è il periodo della rinite allergica?

Identificare il periodo della rinite allergica non è semplice, in quanto dipende dall’esposizione all’allergene, se presente in maniera costante oppure stagionale. Per la rinite scatenata dai pollini, il periodo si identifica con quello primaverile.

Come curare l’allergia primaverile?

Spetta al medico curante provvedere a stabilire la terapia idonea per ogni paziente. Tuttavia, l’approccio alle allergie primaverili prevede l’uso di antistaminici di tipo orale o spray topici antiallergici per alleviare i sintomi in caso d’insorgenza di raffreddore, starnuti frequenti e congestione nasale, quando si è fuori casa.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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