Sindrome dell’intestino irritabile: i rimedi più efficaci

sindrome del colon irritabile

La sindrome dell’intestino irritabile è una patologia che molto spesso viene chiamata anche “sindrome del colon irritabile“. Ma da dove nasce?

Può capitare che nei periodi di maggiore stress, soprattutto se si è più soggetti a episodi di irregolarità dal punto di vista del transito intestinale, il colon sia il primo indiziato in qualità di responsabile di questi disagi.

Ma quanto c’è di vero in questa idea? Come si riconosce la sindrome dell’intestino irritabile? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questa patologia, che è molto diffusa, e proveremo ad approfondire le strategie di cura che si possono mettere in atto per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.

Colon irritabile: sintomi e cure

La sindrome dell’intestino irritabile ha una diffusione abbastanza ampia nella popolazione e tende a condizionare prevalentemente gli individui di sesso femminile.

Tale patologia riguarda in maggior parte le persone di età compresa fra i 20 e i 50 anni. Si pensa che parte del disturbo possa essere influenzata da una condizione psicosomatica che porta a manifestare una sintomatologia abbastanza fastidiosa e che può influenzare la qualità di vita del paziente.

È caratterizzata da fastidio o dolore addominale, associati all’alterazione della funzione intestinale e accompagnati da gonfiore o distensione.

Esistono cure per il colon irritabile?

Purtroppo non esistono terapie definitive per la cura del colon irritabile: ci sono solo dei rimedi che possono aiutare a migliorare la sintomatologia e a facilitare il transito intestinale. 

Un ruolo importante nell’approccio a questa sindrome, piuttosto, è caratterizzato dallo stile di vita, che può peggiorare la sintomatologia: andremo ad approfondire questo aspetto nel prossimo paragrafo.

Sindrome dell’intestino irritabile: i sintomi

Quando si ha il colon irritabile, dov’e che si avverte il dolore?

I sintomi più caratteristici sono i crampi e i dolori addominali che, in genere, si alternano dopo l’evacuazione.

Oltre ai dolori, tuttavia, si può sperimentare una sensazione di gonfiore allo stomaco e meteorismo. Inoltre, chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile potrebbe affrontare giorni in cui la diarrea si alterna alla stipsi. In tal senso, dopo l’evacuazione si potrebbe avere una sensazione di svuotamento intestinale incompleto.

Proprio perché tale sindrome non presenta sintomi continui, a volte si può pensare che il peggio sembri essere passato; ma proprio il carattere intermittente di questa patologia, spesso, rende difficile la costruzione di un quadro sintomatologico tipico.

Colon irritabile: quali sono i cibi da evitare?

Per migliorare i sintomi è necessario adattare la dieta al proprio colon irritabile. Nel dettaglio, quando dobbiamo scegliere cosa mangiare per non mettere sotto stress l’intestino, il consiglio generale è quello di avere un taccuino su cui annotare i cibi che consumiamo giorno dopo giorno. Ciò ci permette di capire se ci sono alimenti in particolare che possono scatenare fenomeni come diarrea o, al contrario, peggiorare la stipsi.

È necessario inoltre limitare tutti quei cibi che potrebbero essere causa di crampi, oppure aggravare il problema dell’aria nell’intestino. In più, si dovrebbero limitare i prodotti a base di latte, i latticini e i cibi ricchi di grassi. 

I cibi che contengono oligosaccaridi, monosaccaridi e disaccaridi fermentabili, come alcuni legumi, gli spinaci o sostanze contenute nei dolcificanti, possono aggravare il quadro sintomatologico di chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile. Il consumo di alcol, tè, caffè e bevande gassate e zuccherate deve essere limitato.

Tuttavia non va mai dimenticato che, oltre alla dieta, è raccomandabile uno stile di vita attivo, poiché l’eccessiva sedentarietà e la mancanza di movimento possono peggiorare ulteriormente questa sindrome. Inoltre, nel caso in cui le cause della sindrome del colon irritabile siano di tipo psicosomatico, lo sport all’aria aperta può migliorare il tono dell’umore, aiutando anche a combattere eventuali stati depressivi che si possono associare a questa patologia.

Qual è il miglior farmaco per il colon irritabile?

Non esistono farmaci per il colon irritabile che possano andar bene per ogni situazione. I rimedi per il colon irritabile, infatti, sono personalizzati in base alla sintomatologia.

Per riequilibrare la flora batterica intestinale, possono essere necessari degli integratori a base di fibra oppure fermenti lattici per il colon irritabile. Ci sono farmaci con formula evolutiva che permettono di contrastare la maggior parte dei sintomi causati dalla sindrome del colon irritabile.

In altri casi si può ricorrere a antidiarroici oppure a farmaci per il controllo della stipsi, così da permettere un’evacuazione più semplice.

Nel caso in cui ci sia la necessità di ricorrere a degli antibiotici, allora è consigliabile assumere dei probiotici per il colon irritabile così da proteggere e integrare la flora batterica intestinale.

Domande frequente sulla sindrome del colon irritabile

Come togliere l’infiammazione al colon irritabile?

Per diminuire l’infiammazione al colon è necessario combattere i sintomi attraverso integratori, farmaci antidiarroici oppure farmaci anti stipsi. L’uso di antibiotici è raccomandato solo se sono presenti dei batteri intestinali.

Cosa fa bene per il colon irritabile?

Per monitorare il colon irritabile è necessario mangiare lentamente, prediligendo cibi leggeri e suddividendo i pasti nel corso della giornata. Tenere un diario alimentare è necessario per provare a inserire oppure togliere cibi che possono essere causa di una reazione. Si devono ridurre i cibi grassi e quelli che aumentano la produzione di gas intestinali.

Quali sono i cibi da evitare per il colon irritabile?

I cibi da evitare in caso di colon irritabile sono quelli a base di latte e latticini. I dolcificanti come il sorbitolo e il fruttosio possono avere un influsso negativo. La frutta, che viene indicata come cibo sano, può avere effetti collaterali sul colon, ad esempio le pesche, le pere, le prugne e l’uva. Tra le verdure possono risultare fastidiosi il cavolo, i carciofi, le cipolle, la rucola, i cetrioli o anche i legumi e le patate. È consigliabile evitare anche bevande come caffè, té, bevande gassate o zuccherate, così come il cibo in scatola e alcuni tipi di conserve come quelle a base di carne.

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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