Come si fa un clistere? 

clistere

Il clistere è una procedura medica utilizzata per scopi terapeutici o di igiene personale. Può essere utilizzato per alleviare la stitichezza, prepararsi a determinati esami medici o semplicemente per pulire il retto

In questo articolo spiegheremo come fare un clistere da soli, parleremo della posizione corretta per farlo e forniremo altre informazioni utili.

Posizione corretta per fare un clistere

La posizione è fondamentale quando si esegue un clistere da soli, proprio per evitare di creare lesioni rettali. Ecco come farlo correttamente:

  • Inizia assicurandoti di avere tutti gli strumenti necessari a portata di mano. Avrai bisogno di un sacchetto del clistere o di una siringa, di un lubrificante a base d’acqua e di una soluzione per il clistere.
  • La posizione più comoda è quella di sdraiarsi su un lato, con le ginocchia piegate verso il petto. Puoi anche farlo nella vasca da bagno o in posizione carponi. Assicurati che il luogo scelto sia comodo e che tu possa facilmente raggiungere il sacchetto o la siringa.
  • Si procede poi applicando un po’ di lubrificante sulla punta del tubo o della siringa, in modo da facilitare l’inserimento.
  • Con molta delicatezza, inserisci il tubo o la siringa nel retto per una distanza di circa 2,5-5 cm (1-2 pollici). Assicurati che sia inserito a sufficienza per evitare perdite, ma senza forzare.
  • La somministrazione deve essere lenta: gradualmente, inizia a far fluire la soluzione nel retto. Tieni il sacchetto o la siringa leggermente sollevati per permettere un flusso costante. Fermati se provi dolore o disagio e aspetta che il tuo corpo si abitui alla soluzione.
  • Rimani nella stessa posizione per qualche minuto. L’acqua o la soluzione aiuteranno a ammorbidire le feci e a stimolare l’evacuazione.

Dopo alcuni minuti dovresti sentire il bisogno di evacuare. Dirigiti verso il bagno e rilascia le feci e la soluzione.

Clistere fai da te con acqua del rubinetto: è sicuro?

Molti si chiedono se sia possibile utilizzare l’acqua del rubinetto per fare un clistere fai da te. La risposta è sì, ma è importante bollire l’acqua prima per garantire che sia priva di batteri o contaminanti. 

Inoltre, bisogna lasciarla raffreddare alla temperatura corporea prima dell’uso per evitare eventuali ustioni.

Frequenza dei clisteri: quando si possono fare?

La frequenza con cui puoi fare un clistere dipende dalle tue esigenze mediche. In generale non dovresti fare clisteri troppo spesso, poiché potrebbero influire negativamente sulla flora intestinale. 

Consulta sempre un professionista sanitario per determinare quanto spesso puoi farne uno e quando questi sono necessari.

Clistere evacuativo: che cos’è e a cosa serve?

Il clistere evacuativo è specificamente progettato per favorire l’evacuazione delle feci e può essere utile per trattare la stitichezza occasionale.

Esistono clisteri evacuativi formulati appositamente per alleviare i sintomi della stitichezza nel bambino e nell’adulto. In commercio è possibile acquistare prodotti già pronti all’uso, che facilitano la preparazione e la somministrazione del clistere.

Bisogna ricordare che è importante scegliere e acquistare una soluzione di clistere adatta a questo scopo e seguire le istruzioni del tuo medico o farmacista.

Meglio il clistere o la supposta di glicerina?

La scelta tra un clistere e una supposta di glicerina dipende dalle tue esigenze e dalla raccomandazione del medico. Entrambi possono essere efficaci per alleviare la stitichezza, ma è importante discutere delle tue opzioni con un professionista sanitario.

In conclusione, fare un clistere da soli richiede attenzione e precauzione. Segui le istruzioni fornite e consulta sempre un medico se hai domande o preoccupazioni sulla procedura. 

Ricorda che è importante utilizzare solo soluzioni sicure e sterili per il clistere e rispettare una frequenza appropriata per evitare complicazioni.

Domande frequenti sul clistere

Quanto va trattenuto il clistere?

Il clistere va trattenuto per almeno 10-15 minuti per essere efficace, quindi dopo la sua somministrazione si deve attendere che la soluzione faccia effetto così da favorire l’evacuazione.

Cosa mettere in un clistere per evacuare?

Per un clistere evacuativo, puoi utilizzare soluzioni appositamente progettate come abbiamo accennato, o semplicemente acqua pulita e sterilizzata. 

Non è consigliabile aggiungere altri ingredienti se non su indicazione del medico, poiché potrebbero insorgere problematiche varie, come reazioni allergiche, infiammazioni e così via.

Come si fa a fare un clistere a casa?

Si parte dal far bollire l’acqua del rubinetto per una corretta sterilizzazione. Su consiglio del medico si possono aggiungere erbe che possano essere funzionali al tipo di disturbo. L’acqua va fatta raggiungere la temperatura di 37° e filtrata per rimuovere qualsiasi residuo. 

Disclaimer

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco. I prodotti consigliati dai nostri farmacisti sono disponibili su efarma.com, parafarmacia online che rappresenta la branch italiana del Gruppo Atida, che gestisce anche le informazioni contenute in questo sito.

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